
Trattamento rivoluzionario per le infezioni post-chirurgia estetica: come l'ALA-PDT sta cambiando le regole del gioco per i dermatologi
2025-05-07 18:06Perché i dermatologi stanno riconsiderando il modo in cui trattano le infezioni da NTM
Le infezioni da micobatteri non tubercolari (NTM) dopo interventi di chirurgia estetica sono in aumento nelle cliniche dermatologiche. Queste infezioni sono resistenti agli antibiotici, difficili da trattare e soggette a recidiva.
Il trattamento può durarediversi mesi
Alto rischio diresistenza agli antibiotici ed effetti collaterali
Tassi di recidiva fino a13%
Entra in gioco ALA-PDT: un'innovazione mirata, che potenzia l'efficacia dei farmaci e salvaguarda i tessuti
Che cosa è l'ALA-PDT?
ALA-PDT (acido 5-aminolevulinicoterapia fotodinamica) attiva un fotosensibilizzatore con la luce per uccidere i patogeni, stimolare il sistema immunitario e favorire la guarigione.
Perché l'ALA-PDT funziona per le infezioni da NTM
Distruzione ossidativadi agenti patogeni
Migliora la sensibilità agli antibiotici
Stimola la clearance immunitaria
Sicuro per le zone estetiche del viso
Risultati clinici: tasso di guarigione del 100% in 10 pazienti senza recidiva
Una serie di casi di 10 donne trattate con debridement chirurgico + ALA-PDT + antibiotici ha mostrato:
Tasso di guarigione del 100%
Tempo di trattamento ridotto(anche solo 8 giorni)
Nessuna recidivadopo 6 mesi
Effetti collaterali minimi(lieve, autolimitante)
Patogeni più comuni trattati
Mycobacterium abscessus
Mycobacterium chelonae
Mycobacterium fortuitum
Mycobacterium avium
Caso clinico reale: salvare il viso evitando le cicatrici
Una donna di 31 anni con ascessi facciali dopo iniezioni di filler è guarita con successo grazie al debridement e all'ALA-PDT, evitando cicatrici e recidive.
Storia medica
Il 29 novembre 2023, il paziente è stato sottoposto a un intervento di chirurgia estetica che ha coinvoltoiniezione di filler al collagene per la correzione del solco lacrimalePresso una struttura medica locale. Dopo l'intervento, la paziente ha sviluppato gonfiore e dolore persistenti al viso. Ventiquattro giorni dopo, il filler è stato rimosso chirurgicamente; tuttavia, il gonfiore non si è attenuato ed è stato diagnosticato un ascesso. Quattro giorni dopo la rimozione del filler, l'edema bilaterale della palpebra inferiore è peggiorato. Il 19 dicembre 2023, sono stati eseguiti l'incisione e il drenaggio dell'ascesso. La coltura batterica ha confermato la diagnosi.infezione conMycobacterium abscessusDa allora la ferita al viso non si è più rimarginata.
Presentazione clinica
Al momento del ricovero, il paziente presentava una tumefazione bilaterale della palpebra inferiore con fluttuazione palpabile. Entrambe le palpebre inferiori contenevano una massa solida di circa 2 cm di diametro. Il sito di incisione presentava margini indistinti e una piccola quantità di secrezione purulenta (Figura A).
Corso di trattamento
➢ Debridement e trattamento PDT iniziale
Il 25 gennaio 2024, la paziente è stata sottoposta a debridement chirurgico. Dal giorno successivo, ha ricevuto sedute settimanali di terapia fotodinamica (PDT), tre in totale. Le prime due sedute hanno causato un dolore superiore a 5 sulla scala analogica visiva (VAS), richiedendo la somministrazione di analgesici. Nelle sedute successive, è stata somministrata un'analgesia preventiva per alleviare il dolore. Durante questo periodo, le colture dell'essudato della ferita hanno continuato a risultare positive perMycobacterium abscessuse la terapia antibiotica è stata adattata in base ai test di sensibilità.
➢ Ulteriore debridement e interruzione del trattamento
Un ulteriore debridement chirurgico è stato eseguito il 18 febbraio e il 14 marzo 2024. Al controllo del 5 aprile, il paziente ha rifiutato un ulteriore intervento chirurgico e la terapia fotodinamica, optando invece per un ciclo di antibiotici di una settimana, poi interrotto a causa di reazioni avverse.
➢ Debridement finale e ripresa del PDT
L'8 maggio 2024, la paziente è stata sottoposta a una seconda procedura di incisione e drenaggio dell'ascesso con supporto analgesico, seguita da un'altra sessione di terapia fotodinamica (PDT). Il 17 giugno è stata sottoposta a escissione della cicatrice, rimozione del tessuto necrotico e a un'ultima sessione di terapia fotodinamica (PDT).
Perché dovresti considerare la PDT nella tua pratica
Vantaggi clinici per i dermatologi
cicli antibiotici più brevi
Miglioramento dell'aderenza
Basso rischio di effetti collaterali
Elevata soddisfazione del paziente
Protocollo ambulatoriale
Punti chiave per i professionisti della dermatologia
Caratteristica | Approccio tradizionale | Approccio potenziato PDT |
---|---|---|
Durata | 3–14 mesi | 8–98 giorni |
Ricorrenza | Fino al 13% | 0% |
Gestione del dolore | Limitato | Controllato |
Conservazione dei tessuti | Povero | Eccellente |
Resistenza ai farmaci | Alto | Ridotto |
Considerazioni finali
Poiché le infezioni da NTM continuano ad aumentare nella dermatologia estetica, sono urgentemente necessari trattamenti multimodali innovativi. ALA-PDT offre unscientificamente valido, clinicamente provatosoluzione che i dermatologi possono integrare con sicurezza nella loro pratica. La sua capacità diabbreviare il recupero, preservare l'aspettoed eliminare l'infezione rappresenta una svolta nella gestione delle infezioni cutanee.